Castellone difende Grillo e parla della scissione M5s: cos'ha detto
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Castellone difende Grillo: “Iniziato il “grillicidio”, questo è bullismo”

Beppe Grillo

La vicepresidente del Senato, Mariolina Castellone, ha parlato delle recenti polemiche interne al M5s, difendendo Beppe Grillo.

Le tensioni interne al Movimento 5 Stelle (M5s) continuano ad intensificarsi, con un nuovo capitolo di scontri che vede protagonista Mariolina Castellone, vicepresidente del Senato. In una dichiarazione sui social, Castellone ha accusato alcuni membri del M5s di praticare quello che ha definito un “grillicidio”. Questo episodio, secondo Castellone, ha superato i limiti della normale disputa politica e ha assunto i connotati del bullismo.

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Beppe Grillo

L’intervento di Mariolina Castellone

Nel suo intervento, Castellone ha denunciato l’approccio aggressivo adottato nei confronti di Beppe Grillo, sostenendo che il Movimento sta vivendo un momento di violenza politica senza precedenti. “Tutti contro uno” è il tema centrale del suo messaggio, che denuncia una campagna orchestrata per emarginare e isolare Grillo. Castellone ha evidenziato come, secondo lei, l’attacco si stia trasformando in una strategia “bullesca”, dove una bugia ripetuta incessantemente viene presentata come verità: “Si sta mettendo in atto un vero e proprio “grillicidio”; con una violenza che mi ha profondamente turbata, sia nel metodo usato che nel merito delle questioni sollevate. La tecnica è quella “bullesca” che abbiamo sempre stigmatizzato e condannato quando veniva esercitata da altri che volevano emarginare e isolare qualcuno. Si attacca, cioè, all’improvviso. Tutti contro uno, ripetendo all’unisono le stesse cose, affinché una bugia, detta e ridetta all’infinito, diventi poi una verità”.

Le ultime controversie

Mariolina Castellone ha parlato delle radici del Movimento 5 Stelle, sottolineando che è essenziale mantenere intatti i principi fondamentali del Movimento. “Al pari di Beppe, – prosegue Castellone – sono convinta che lungo il percorso che ci porterà alla Costituente di ottobre. Dobbiamo riflettere sulla nostra storia e anche sulle nostre radici. Non dobbiamo mutare il nostro Dna, che è racchiuso in quei tre pilastri imprescindibili che sono: la regola del secondo mandato, il nostro simbolo e il nostro nome”. Questo appello arriva in un momento di grande fermento e divisione all’interno del M5s, dopo la lettera del 7 agosto in cui undici ex parlamentari avevano criticato aspramente l’Assemblea costituente voluta da Giuseppe Conte.

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ultimo aggiornamento: 27 Agosto 2024 18:27

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